lunedì 10 gennaio 2011

PLIN E VINI PIEMONTESI SU ALITALIA

ARTICOLO TRATTO DA "LA STAMPA ONLINE"




Plin e gianduiotti
decollano su Alitalia





ALESSANDRO MONDO
TORINO
Lanciare il Piemonte, promuovendo le sue eccellenze eno-gastronomiche in giro per il mondo: anche in alta quota, sulle rotte servite da Alitalia. Quelle in classe «Magnifica», sia chiaro: il nome rende l’idea.

E’ l’ultimo fronte, in ordine di tempo, aperto alla voce «turismo». Il nuovo progetto di «co-marketing», varato da Regione e Camera di Commercio a complemento di quelli già operativi, rientra nei contratti triennali stipulati con Ryanair e Alitalia insieme a Provincia, Comune e Sagat. Con la differenza che, nel caso specifico, l’interlocutore privilegiato è la compagnia di bandiera.

Parola di Alberto Cirio, assessore regionale al Turismo, fiducioso in un’iniziativa articolata su scadenze diverse. Un traguardo, tre linee di intervento. Da oggi al 17 gennaio i vini del Torinese e i prodotti tipici piemontesi terranno banco nella sala Vip dell’aeroporto di Roma Fiumicino: previsto un brindisi di inizio anno all’insegna di Asti spumante. E uno.

In aggiunta, questo mese i viaggiatori imbarcati sui voli Alitalia, classe «Magnifica», potranno ingannare l’attesa gustando qualcosa di meglio dei soliti snack: nocciole Igp del Piemonte, biscotti di Novara e il superbo gianduiotto torinese. Si andrà avanti fino a esaurimento dei prodotti. In altri termini, per i piemontesi sarà come portarsi in viaggio un assaggio del territorio.

Altri, che piemontesi non sono, e magari neppure italiani, potranno familiarizzare con tre protagonisti di una gastronomia che non teme concorrenza. Confidando che la scoperta dei nostri sapori rappresenti il primo passo per suscitare nei viaggiatori una curiosità e un apprezzamento più ampi, il presupposto di una o più puntate nei mille luoghi del Piemonte.

Ma il piatto forte è un altro. «A fine mese, nel simulatore aereo di Alitalia a Roma, presenteremo in anteprima alla stampa il menu regionale preparato dall’Associazione degli chef stellati piemontesi e distribuito per la prima volta sui voli aerei - spiega Cirio, entusiasta dell’idea -: la compagnia si impegna ad acquistare i prodotti sul nostro territorio e a cucinarli secondo le precise direttive degli chef. L’iniziativa durerà tre mesi, fino alla fine di aprile».

Impossibile alzare il sipario sul menu, ancora in fase di definizione e comunque top-secret in attesa del debutto. Dai e dai, a forza di insistere abbiamo ottenuto giusto un paio di indizi da «Turismo Torino». Ecco allora che tra le prime portate figureranno gli agnolotti del plin al sugo d’arrosto, un «must» della cucina piemontese. Di rigore i formaggi tipici, vari per zona di produzione stagionatura, anch’essi protagonisti consolidati della buona tavola. Buio completo sui secondi anche se è presumibile che - trattandosi di piatti da consumare su un volo aereo, magari tra un appuntamento di lavoro e l’altro -, si eviterà il ricorso ad aglio e cipolla. E pazienza se rappresentamo i cardini della gastronomia nostrana. Prevedibile, sul fronte dei vini, il ricorso ai grandi «rossi» della tradizione vitivinicola piemontese capaci di conquistare qualsiasi palato.

Inutile dire che se l’iniziativa riscuoterà successo, come ci si aspetta, verrà replicata. La filosofia, in tutti i casi, è sempre la stessa: promuovere il territorio facendo leva su uno dei suoi indiscutibili punti di forza. Da oggi la gastronomia piemontese prende il volo, nel senso letterale del termine.

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