Presentazione Spazio La Stampa: il perché di un museo
Inaugurato il 29 ottobre 2012 Spazio La Stampa è il percorso espositivo che racconta l’evoluzione
del quotidiano piemontese dal 1867 ai giorni nostri.
I quotidiani hanno più di cinque secoli di storia ma sono pochi nel mondo i musei che la
raccontano. La Stampa è il primo quotidiano in Italia ad aver creato un proprio spazio museale, un
percorso attraverso il quale il visitatore può ripercorrere le tappe salienti dalla sua fondazione e
contemporaneamente rileggerne gli avvenimenti alla luce della storia d'Italia e di Torino.
Un’esperienza unica per rivivere gli ultimi 147 anni di storia comune, anni che meritano di essere
raccontati ai lettori e all'intera collettività soprattutto in un momento di grande trasformazione, dove
la fruizione del quotidiano non è più legata soltanto al prodotto cartaceo, ma è sempre più connessa
all’utilizzo delle versioni digitali consultabili attraverso i tablet, gli smartphone, il web ed i social
network.
Si è voluto quindi creare un luogo che tenga traccia del passato, che lo custodisca, ma che al tempo
stesso guardi al futuro. Un luogo soprattutto che sottolinei come La Stampa, nonostante la sua lunga
storia, sia capace di rimanere al passo con i tempi e di cogliere le numerose sfide che il mondo
odierno della comunicazione e dell’informazione pone. Un viaggio tra passato e futuro,
un’esperienza per il visitatore per scoprire il mondo del giornale e del giornalismo, le sue molteplici
evoluzioni sia in campo tecnologico produzione del giornale stesso sia dei suoi riti e del suo
linguaggio.
I ritmi che scandiscono la lavorazione del quotidiano e la vita di redazione; la lunga e laboriosa
creazione del quotidiano che si svolge nell’arco dell’intera giornata, un lavoro pertanto sempre in
costante evoluzione; i motivi per i quali è importante andare in stampa con le notizie aggiornate da
fornire al lettore per un valido approfondimento che oggi, da non dimenticare, è facilmente fruibile
da altri canali e attraverso altri mezzi di comunicazione. Questi sono solo alcuni degli aspetti che lo
Spazio La Stampa offre l’opportunità di comprendere appieno finanche di “toccare con mano”. Un
lavoro complesso quello che giorno dopo giorno dà vita al giornale quotidiano, completato dalla
fase produttiva notturna in stabilimento. Tutto deve pertanto essere realizzato in tempi brevi
affinché, fresco di stampa, possa arrivare nell’edicole di tutta la penisola.
L’allestimento museale è stato così concepito per offrire al visitatore un percorso di visita
interattivo e coinvolgente: vi sono ben sette postazioni touch-screen che, dedicate alla consultazione
di importanti prime pagine, sono state organizzate per argomenti (guerre, grandi imprese,
personaggi, eventi sportivi, catastrofi, storia d'Italia, storia di Torino) e che consentono al visitatore
di rileggere i fatti storici attraverso il linguaggio del tempo e con il supporto di gallerie fotografiche
e video.
Il visitatore può cimentarsi in prima persona con la composizione di una prima pagina (grazie
all’ausilio di un’applicazione interattiva touch-screen) decidendo quali notizie porre in evidenza,
quali immagini utilizzare come fotonotize e quale argomento scegliere come editoriale. A lavoro
ultimato sarà così possibile confrontare la pagina creata con quella effettivamente pubblicata e
comprendere il perché delle scelte fatte dalla redazione.
A pochi passi dal menabò la sezione dedicata alle grandi firme: le cronache di Enzo Biagi, gli
interventi di Giovanni Arpino, le corrispondenze di Igor Man. E ancora Leonardo Sciascia,
Norberto Bobbio, Primo Levi, Mario Soldati e Natalia Ginzburg. Ma anche i primi articoli di un
giovane Mike Bongiorno e il contratto di collaborazione stilato in lingua russa tra La Stampa e
Mikhail Gorbaciov.
Infine un viaggio nel tempo: l’impaginazione e la produzione del giornale, che hanno subìto le
maggiori trasformazioni legate all’evoluzione delle tecnologie, sono illustrate nella sezione dedicata
al delicato passaggio dall’era del piombo, con la sua linotype, al mondo digitale della
videoimpaginazione dei nostri giorni.
Spazio La Stampa - come dicevamo - può rappresentare per il visitatore un’occasione unica.
L’alternanza di autentici cimeli, filmati e applicazioni interattive raccolti tutti insieme nel medesimo
luogo e con un unico proposito: far conoscere tutto ciò che ruota intorno ad un quotidiano.
Il percorso espositivo nel dettaglio
Il percorso espositivo di Spazio La Stampa è suddiviso in dieci sezioni tematiche
1. Frangar, non flectar: è il nome della sezione dedicata a ripercorrere le tappe salienti della storia del quotidiano, dei suoi fondatori e anche degli edifici che ne hanno ospitato la sede dal 1867 ad oggi.
2. La notizia corre veloce: illustra lo sviluppo delle tecnologie di trasmissione delle notizie dal telegrafo usato – primo giornale in Italia - a partire dal 1880, al telefono che compare nel 1897, al primo trasmettitore di telefoto, al dimafono che registrava la voce degli inviati che dettavano il loro pezzo, fino all’avvento dei telex e dei fax, dei primi computer portatili e dei telefoni cellulari.
3. Prime pagine: è la sezione caratterizzata da grandi schermi
touch screen che mostrano pagine storiche divise per
argomenti (guerre, grandi imprese, personaggi, eventi sportivi,
catastrofi, storia d'Italia, storia di Torino) corredate da filmati
d’epoca.
4. Il menabò del giornale: grazie all’ausilio di un touch screen
il visitatore, dopo aver appreso i principali orari che
scandiscono la vita di redazione e le figure professionali
presenti all’interno di un quotidiano, può cimentarsi con la
creazione di una prima pagina e confrontarla con la versione
effettivamente pubblicata.
5. Le grandi firme: sono esposti documenti, lettere autografe
di grandi scrittori come Leonardo Sciascia, Primo Levi (solo
per citarne alcuni), il contratto di esclusiva mondiale che
Michail Gorbaciov firmò con il giornale poco dopo la caduta
dell’Urss e tanti altri pezzi di memoria che ricordano i grandi
scrittori, intellettuali e filosofi che hanno collaborato con La
Stampa.
6. Dall’era del piombo all’era digitale: racconta l’evoluzione
del processo di stampa dalle cassettiere con i caratteri mobili in
piombo ai primi sistemi editoriali dotati di video terminali fino
agli attuali sistemi di impaginazione sempre più sofisticati e
veloci. In questa sezione è esposta anche una linotype,
macchina usata nelle tipografie fino agli anni Settanta per la
composizione a caldo (con il piombo fuso) dei testi degli
articoli.
7. Si va in stampa: spiega il processo di stampa del
quotidiano dalla creazione delle lastre di alluminio che
vengono montate sui cilindri delle rotative, alla stampa con le
rotative (macchinario che stampa, taglia e impagina il
giornale), il confezionamento e lo smistamento dei pacchi e il
loro carico sui furgoni per raggiungere le diverse destinazioni.
8. Il giornale del futuro: è la sezione dove è possibile vedere
tutti gli attuali mezzi di comunicazione attraverso i quali è
possibile fruire delle notizie del quotidiano La Stampa: dal
giornale cartaceo al sito internet passando per gli smartphone,
tablet e social network.
9. In visita a La Stampa: negli anni molti sono stati i
personaggi famosi, gli ospiti eccellenti che sono venuti in
visita alla redazione del quotidiano: in quest’ultima sezione
sono esposte foto che vogliono ricordare questo loro
passaggio.
10. Sala per mostre temporanee: in occasione di speciali ricorrenze vengono allestite mostre
temporanee tematiche esponendo le pagine più significative dedicate dal giornale all’argomento e in
alcuni casi cimeli originali.
Ad esempio in occasione della Giornata della Memoria dall’archivio del quotidiano vengono
mostrate le pagine dell’epoca più significative: dalla proclamazione delle leggi razziali in Italia e
Germania ai ricordi dei sopravvissuti. Viene esposta anche la casacca di un deportato del lager di
Auschwitz, dono di Primo Levi all’Aned (Associazione Nazionale ex Deportati).
La mostra I Papi de La Stampa allestita in occasione dell’elezione di Papa Francesco, avvenuta il
13 marzo 2013, presentava le pagine del quotidiano che avevano annunciato l’elezione del
pontefice: da Leone XIII a Papa Francesco.
Visite guidate
E’ possibile prenotare visite guidate a pagamento (per gruppi di almeno 10 persone).
Le visite diurne permettono di visitare il museo e successivamente di accedere alla redazione.
Quest’ultima è strutturata come un grande open-space nel quale le postazioni di lavoro sono
organizzate in cerchi concentrici ed è questa una soluzione innovativa, assai funzionale per la nuova
organizzazione del lavoro di redazione, in ottica di completa integrazione carta-digitale.
E’ possibile visitare Spazio La Stampa anche in orario serale (ore 21.30) e oltre alla visita museo +
redazione è possibile accedere allo stabilimento di stampa (via G. Bruno 84) per assistere all’avvio
di stampa delle rotative (macchinario che stampa, taglia ed impagina).
Il trasferimento da via Lugaro a via G. Bruno è a cura del visitatore.
L’accesso alla redazione è consentito solo con le visite guidate
.
Informazioni utili
Il museo è ad ingresso gratuito ed è aperto con il seguenti orari:
lunedì ore 14.00 - 19.00
dal martedì al venerdì ore 10.00 - 19.00
sabato e domenica ore 10.00 - 20.00 (orario invernale)
domenica ore 14.00 - 20.00 (orario estivo)
I percorsi di accesso al museo, alla redazione e allo stabilimento di stampa sono accessibili per i
visitatori con disabilità.
Visite guidate: giorni e orari da concordare chiamando 011.6568319 (attivo negli orari di apertura
del museo).
Costo visite diurne
Privati 0-5 anni gratuito
6-18 anni € 2.00
Oltre € 3.00
Scuole € 2.00 per studente
gratuito per l’insegnate accompagnatore
Costo visite serali
Privati € 5.00
Scuole € 5.00 per studente
gratuito per l’insegnate accompagnatore
Contatti
Spazio La Stampa
Via Lugaro 21 – 10126 Torino
Tel: 011.6568319
E-mail: visite@lastampa.it
Seguici su:
www.lastampa.it/spaziolastampa
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