Nel 1647 venne fatto erigere l'Arco del Belvedere (foto) grazie al lavoro di tutti gli abitanti di Cherasco per festeggiare la fine della peste che aveva afflitto il paese.
Arco Belvedere |
Palazzo Salmatoris |
Ma soprattutto a palazzo Salmatoris venne ospitata nel 1706 la "Sacra Sindone" per proteggerla dall'assedio francese di Torino. Per celebrare l'avvenimento il proprietario fece dipingere una serie di affreschi nella cosiddetta " Sala del Silenzio" (foto).
Vi consiglio di non perdere neanche il castello Visconteo, costruito nel 1348 Luchino Visconti (signore di Milano) che lo fece costruire sul margine della vallata che cade a strapiombo e permetteva di controllare efficacemente gli attacchi nemici. Fa da contorno al castello un eccezionale viale alberato di possenti platani.
Il castello Visconteo fu utilizzato, come recita una targa, per rinchiudere centinaia di valdesi a causa della loro fede nel 1687.
Cherasco fu sede, dal XVI secolo fino agli inizi del Novecento, di una piccola ma fiorente comunità ebraica. A testimonianza della sua storia restano la sinagoga settecentesca nel grande caseggiato del ghetto (ancor oggi identificabile all'angolo tra le odierne via Marconi e via Vittorio Emanuele), dove tra il 1740 e il 1848 risiedettero gli ebrei di Cherasco, ed il piccolo cimitero nella via Salita vecchia, all'ingresso del paese.(fonte wikipedia) Da questa tradizione nacque anche la ricetta della salsiccia di Bra richiesta dalla comunità ebraica per non mangiare carne di maiale.
Altra tipicità locale sono le lumache che vengono allevate nel comune e i "Baci di Cherasco" cioccolatini prodotti dalle pasticcerie del paese.
Da non perdere anche la chiesa di Sant'Agostino con bellissime sculture lignee, come il maestoso portone cesellato dell'entrata.
Cherasco è quindi un luogo importante da non perdere per chi fa del turismo in Piemonte, da scoprire in ogni suo angolo.
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